Nota 8.-La nascita di Gesù.-
(Per meglio capirlo avere tra le mani le due nascite secondo Matteo e Luca).
Matteo e Luca presentano racconti diversi ma con molte somiglianze e riferimenti comuni: Gesù nasce “a Betlemme, al tempo del re Erode” e per “un decreto di Cesare Augusto”. Questo spiega anche perché Maria si trova in viaggio proprio nel tempo precedente alla nascita del figlio.
Ambedue riportano interventi straordinari legati alla luce: “abbiamo visto la sua stella”, “ un angelo del Signore si presentò... li avvolse di luce.”
In Luca gli angeli ripetono ai pastori lo stesso invito che hanno fatto a Giuseppe e a Maria nei due annunci precedenti: “non temete!”
Ambedue manifestano la gioia: i Magi nel vedere la stella, i pastori per la gloria del Signore che li avvolge.
Sia i pastori che i Magi vengono accompagnati e guidati a Gesù: “La stella li precedeva”,“Andiamo fino a Betlemme”.
C’è un segno angelico di grande rilevanza profetica: troverete un bambino in fasce che giace in una mangiatoia.
La mangiatoia è un chiaro riferimento al mangiare, è un anticipo del segno sacramentale di Gesù eucaristia: Pane di vita eterna.
C’è un altro segno profetico: le fasce. Un anticipo dei veli eucaristici: il mistero di fede.
Ai pastori Gesù è posto sulla mangiatoia, a noi sulla mensa dell’altare. Viene detto chiaramente: Questo è per voi segno! Infatti per loro come per noi, Gesù si presenta ancora attraverso i segni.
Maria, Giuseppe, i Magi, i pastori hanno ascoltato, hanno compreso e hanno fatto.
Chiunque ascolta davvero, secondo quello che lo Spirito suggerisce, è invitato a fare.
È così che la Parola di Dio continua a realizzarsi e a incarnarsi. La Parola opera la salvezza.