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25/10/2017 12:36 | |
GIuda detto "il galileo" fondatore degli zeloti ed operante verso il 6 d.C, non è da confondere però con Giuda detto "Iscariota" apostolo e traditore di Gesù, che lo fece cercare dai soldati chiamandolo espressamente Gesù Nazareno.
Può essere significativo la lettura di questo brano:
Lu 23,5 Ma essi insistevano: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fino a qui».
6 Udito ciò, Pilato domandò se era Galileo
7 e, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mandò da Erode che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme.
Quindi Gesù non era soprannominato Galileo, perchè in tal caso la domanda di Pilato non avrebbe avuto senso in quanto scontata. Mentre tale domanda era finalizzata ad accertare la provenienza geografica dell'inquisito al fine di determinarne la giurisdizione. E fu contento quando potè volentieri rinviarlo a chi ne aveva competenza giuridica, cioè Erode.
Luca continua a dire:
Lu 23,8 Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto, perché da molto tempo desiderava vederlo per averne sentito parlare e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui.
9 Lo interrogò con molte domande, ma Gesù non gli rispose nulla.
10 C'erano là anche i sommi sacerdoti e gli scribi, e lo accusavano con insistenza.
11 Allora Erode, con i suoi soldati, lo insultò e lo schernì, poi lo rivestì di una splendida veste e lo rimandò a Pilato.
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Erode aveva saputo di miracoli e voleva assistere a qualcosa di eclatante. SApeva che quel Gesù che gli stava davanti non era un sobillatore di tipo violento da temere, altrimenti se fosse stato minimamente sospettato di sedizioni armate, come gli zeloti, non sarebbe passato indenne al suo giudizio. Quindi lo prese in giro e lo rimando al giudizio di Pilato che non avrebbe voluto essere implicato nella condanna.
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