taulos, 17/01/2013 09:19:
Ok..Credente, mi va benissimo tutto ed è in pratica quello a cui sono giunto io ragionando con estrema logica e semplicità. Devo però essere sincero: con il sistema catechistico di insegnamento della Chiesa si è fatta una immensa confusione e le idee si sono ingarbugliate a moltissimi. Bastava insegnare in maniera chiara e semplice fin dalla più tenera età in concetti, chiari e semplici, di cui stiamo parlando noi, in maniera estremamente candida.
Ma ti rend conto di quanti e quanti sono cresciuti con inculcata l'idea dell'inferno con le fiamme i diavoli con corna e forca e il purgatorio , limbo e paradiso, pieno di cascate e fiori ?
Il catechismo serve per collegare i dati della Scrittura in maniera organica in modo da presentare degli argomenti articolati in un unico quadro. Ora, a riguardo della sorte ultraterrena, è lo stesso Vangelo che esprime quei concetti. Quindi la Chiesa li ha presentati allo stesso modo. Non avevi detto che il VAngelo è chiaro ed accessibile a tutti. Benissimo, quindi ecco perchè vengono usate quelle immagini, e non mi pare che questo generi tanti problemi. In fin dei conti, che si tratti di un luogo o che si tratti di uno stato, sempre di infelicità o di felicità si tratta. E siccome noi come esseri ancora corporei, siamo più inclini a concepire le cose sensibili che quelle ultrasensibili, ecco che le immagini usate dal Vangelo e dalla Chiesa, rendono l'idea che ne dobbiamo avere. Poi è ovvio che per i più meticolosi, vanno fatte le dovute specificazioni, e la Chiesa, come vedi risponde generalmente anche a questo genere di legittime osservazioni.
Per quanto riguarda il parroco di cui hai accennato, vale sempre il discorso che occorre sempre tenere distinti l'insegnamento in unità con la Chiesa, dal comportamento personale.
Ti riporto in merito una espressione di Gesù, molto calzante e che può essere applicata alla situazione da te accennata, ma anche a tutte le situazioni di incoerenza che potresti trovare negli ecclesiastici:
Mat 23,1 Allora Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli dicendo:
2 «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei.
3 Quanto vi dicono, fatelo e osservatelo, ma non fate secondo le loro opere, perché dicono e non fanno.
4 Legano infatti pesanti fardelli e li impongono sulle spalle della gente, ma loro non vogliono muoverli neppure con un dito.
Ora, è chiaro che non tutti i consacrati sono da assimilare ai farisei, ma solo una piccola parte. In ogni caso piccola o grande percentuale, resta il fatto che, trasponendo la frase nella storia cristiana, dovremmo comprendere la frase come segue:
Sulla cattedra di Pietro si sono seduti gli ecclesiastici; fate dunque ed osservate quanto vi dicono....
Questa è una applicazione che potrebbe rendere il mio pensiero e forse forse si avvicina anche al tuo. Dimmi se non è così