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21/02/2013 10:51 | |
Ambroise Paré, 1509, medico e fondatore della chirurgia, cattolicoPadre della chirurgia moderna, va a lui il merito di aver introdotto la legatura dei vasi in seguito alle amputazioni. «Sono così determinato a non nascondere il talento che Dio è stato contento di concedermi nella Chirurgia, che è la mia vocazione in questa breve vita, che quanto più i miei giorni passano, tanto più duramente io mi sento guidato a lavorare mentre essi si consumano, per aiutare, se posso, quelli che avranno a che fare con me, finché Dio sarà felice di lasciarmi su questa terra» (A. Paré, “Preface of The Book of the Plague”, 1568).
«Io l’ho bendato e Dio l’ha guarito» (frase che compare in molti suoi scritti, da Catholic Encyclopedia)
Nicolò Copernico, 1473, astronomo e religioso, cattolico Propose un nuovo sistema cosmologico che segnò l’avvio della rivoluzione scientifica moderna. «Quale ammirevole simmetria del mondo e che sicuro nesso armonico tra il movimento e la grandezza delle orbite. Tanto divina è per certo questa fabbrica dell’Ottimo e Massimo Artefice!». (N. Copernico, “De revolutionibus orbius caelestium libri sex”, libro I, cap. X)
Leonardo Da Vinci, 1452, artista, scienziato e pittore, deista/cristiano Uno dei più grandi geni dell’umanità mai esistiti. Dipinse miriadi di immagini raffiguranti la Vergine e altri personaggi religiosi, ironizzò più volte sulla Chiesa. Si convertì al cristianesimo negli ultimi anni di vita. Il Vasari, celebre studioso dell’arte, riferì che la conversione portò Leonardo ad un ripensamento critico della sua opera di artista, pentendosi di non aver dedicato più tempo e creatività al tema del sacro. E riporta: «Divenuto vecchio, Leonardo stette molti mesi ammalato; e vedendosi vicino alla morte, disputando de le cose cattoliche, ritornando nella via buona, si ridusse a la fede cristiana con molti pianti. Laonde confesso e contrito, se bene e’ non poteva reggersi in piedi, volse devotamente pigliare il Santissimo Sacramento fuor de ‘l letto». (Vasari, “Le vite de’ più eccellenti pittori, scultori, e architettori”, IV° Parte, 1550)
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