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CITAZIONI E PENSIERI DI SCIENZIATI

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2023 21:49
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06/02/2013 23:44
 
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Galileo Galileifisico, astronomo e matematico, cattolico
Considerato il padre della scienza moderna, rivoluzionò l’astronomia perfezionando l’uso del telescopio e scoprendo la rotazione della Terra, le macchie solari, le montagne della Luna, dei satelliti di Giove, le fasi di Venere, le stelle che compongono la Via Lattea, e introdusse il metodo scientifico (detto spesso metodo galileiano). Più volte ribadì di essere stato aiutato dalla grazia divina nelle sue scoperte.

  • «Tutte queste cose sono state scoperte e osservate in questi ultimi giorni per mezzo del telescopio escogitato da me, in precedenza illuminato dalla grazia divina».
    (G. Galilei, 
    “Sidereus nuncius” , MDCX, vol. 4)

 

  • «Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi».
    (citato in F.Flora, 
    “Galileo Galilei, Lettere”, Einaudi 1978)

 

  • «Ma se sopra una tal resoluzione [accettare o rifiutare il Copernicanesimo] è sia bene attentissimamente considerare, ponderare, esaminare, ciò che egli scrive [Copernico], io mi sono ingegnato di mostrarlo in una mia scrittura, per quanto da Dio benedetto mi è stato conceduto, non avendo altra mira che alla dignità della Santa Chiesa e non indirizzando ad altro fine le mie deboli fatiche»
    (G. Galilei, 
    “Lettera a Dini”, 23/03/1615, Edizione nazionale delle Opere di Galileo, vol. V).

 

  • «Ho due fonti di continua consolazione. La prima, che nei miei scritti non ci può essere la pur minima ombra di irriverenza verso la Santa Chiesa; e secondo, la testimonianza della mia coscienza, che solo io e Iddio nei cieli conosciamo fino in fondo. Egli sa che, nella causa per cui soffro, sebbene molti abbiano potuto parlare più dottamente, nessuno, neanche gli antichi padri, ha parlato con più pietà o con maggior zelo per la Chiesa di quanto non abbia avuto io».
    (G. Galilei, 
    “Lettera a Nicolò Fabri di Peiresec”, 21/02/1635, Edizione nazionale delle Opere di Galileo)

 

  • «Procedendo di pari dal Verbo divino la Scrittura Sacra e la natura, quella come dettatura dello Spirito Santo, e questa come osservantissima esecutrice de gli ordini di Dio».
    (G. Galilei, 
    “Lettera a Padre Benedetto Castelli”, 21/12/1613, Edizione nazionale delle Opere di Galileo, vol. V, 282-285)

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