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CITAZIONI E PENSIERI DI SCIENZIATI

Ultimo Aggiornamento: 04/10/2023 21:49
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07/01/2013 23:30
 
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Robert Millikan1868, fisico e premio Nobel, cristiano
Vinse il premio Nobel per la fisica nel 1923 per i suoi lavori sulla determinazione della carica elettrica dell’elettrone e sull’effetto fotoelettrico.

  • «”Il benessere umano e tutto il progresso umano, in fondo, si basano su due pilastri, il
    crollo di uno dei due porterà verso il basso l’intera struttura. Questi due pilastri sono la coltivazione e la diffusione in tutta l’umanità dello 1) spirito della religione, e 2) dello spirito della scienza (o conoscenza) [...]. Gli uomini saggi fin da quando hanno guardato con stupore l’ordine meraviglioso della natura e poi riconosciuto la proprio ignoranza e finitezza si sono accontentati di stare in silenzio e in segno di riverenza di fronte all’essere
    che è immanente nella natura, hanno ripetuto con il salmista, “Lo stolto ha detto nel suo cuore, Dio non c’è”»
    .
    (R. Millikan, Autobiography”, 1950, pag. 279, capitolo 21)

 

  • «La religione e la scienza nella mia analisi sono le due grandi forze sorelle che hanno tirato, e
    stanno ancora tirando, l’umanità verso l’alto»

    (R. Millikan, Autobiography”, 1950, pag. 286)

 

  • «La predicazione pratica della scienza moderna – ed è il predicatore più insistente ed efficace del mondo di oggi – è straordinariamente simile alla predicazione di Gesù. Il suo keynote è il servizio, la subordinazione dell’individuo al bene del tutto. Gesù predicava come un dovere -per il bene e la salvezza di tutto il mondo. La scienza si predica come un dovere -per il bene del progresso-. Anche Gesù ha predicato la gioia e la soddisfazione di questo servizio. “Chi avrà trovato la sua vita la perderà, e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”»
    (citato in R.H. Kargon, “The rise of Robert Millikan: Portrait of a life in American science”, Cornell University Press 1982, pag. 147)

 

  • «Non vi è alcuna base scientifica per la negazione della religione, né vi è a mio giudizio una scusa per un conflitto tra scienza e religione, perché i campi sono completamente differenti. Gli uomini che sanno molto poco di scienza e uomini che sanno molto poco della religione effettivamente arrivano a litigare, e gli astanti immaginano che ci sia un conflitto tra scienza e religione, considerando che il conflitto è solo tra due diverse specie di ignoranza [...]. Lo scopo della scienza è quello di sviluppare -senza pregiudizi o preconcetti di alcun genere – una conoscenza dei fatti, le leggi e i processi della natura. Il compito ancora più importante della religione, invece, è di sviluppare la coscienza, gli ideali e le aspirazioni del genere umano».
    (R. Millikan, “A Scientist’s God”, Collier’s 24/10/1925)

 

  • «”Molti dei nostri grandi scienziati sono effettivamente stati uomini di profonde convinzioni religiose:
    Sir Isaac Newton, Michael Faraday, James Clerk Maxwell, Louis Pasteur. Tutti questi uomini non erano solo religiosi, ma erano anche membri fedeli della loro comunità. La più importante cosa al mondo è la credenza in valori morali e spirituali -la convinzione che c’è un significato e un senso all’esistenza- una convinzione che stiamo andando da qualche parte! Questi uomini non avrebbero potuto essere così grandi se fossero stati privi di questa convinzione»

    (R. Millikan, “A Scientist’s God”, Collier’s, The National Weekly, 24/10/1925, Collier’s Publishing Company).

 

  • «La scienza ha cominciato a mostrare noi un universo di ordine e di bellezza, un universo che non conosce capriccio, un universo che si comporta in modo conoscibile e prevedibile, un universo che può essere compreso, in una
    parola, un Dio che opera attraverso le leggi»

    (R. Millikan, “Science and Religion”, Yale University Press, 1930, pag. 79)

 

  • «La scienza dominata dallo spirito della religione è la chiave del progresso e la speranza del genere umano»
    (citato in R.H. Kargon, “The rise of Robert Millikan: Portrait of a life in American science”, Cornell University Press 1982, pag. 147)

 

  • «Mi addolora tanto quanto è successo a Kelvin, conoscere pareri rozzamente atei espressi da uomini che non hanno mai conosciuto il lato più profondo dell’esistenza [...]. Permettetemi, quindi, d’ora in poi di usare la parola Dio per descrivere ciò che è dietro al mistero dell’esistenza e ciò che dà senso ad essa. Penso che tu non mi fraintenda, poi, quando dico che non ho mai conosciuto un uomo ragionevole che non credeva in Dio»
    (R. Millikan, “A Scientist’s God”, Collier’s, The National Weekly, 24/10/1925, Collier’s Publishing Company)

 

  • «Per me è impensabile che un vero ateo possa essere uno scienziato»
    (citato in V.C. Grounds, “The Reason for Our Hope”, Chicago: Moody Press 1945, pag. 22)
     

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